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  • Immagine del redattoreantonella caravaggi

Pregrafismo

PREGRAFISMO E PRESCRITTURA Per i bambini tra i 3 e i 5 anni è importante iniziare a giocare con attività che stimolino le capacità di pregrafismo e prescrittura e, ancor prima, con attività che preparino il corpo ad eseguire esercizi di motricità fine. Questo non solo perché imparino a scrivere (quello è – diciamo – il completamento del percorso e la scrittura verrà acquisita pian piano tra la prima e la seconda elementare), ma soprattutto perché imparino ad esercitare la capacità del gesto grafico in sé, e la coordinazione oculo manuale. Tutto inizia dal disegno dello scarabocchio; già verso i tre anni i bambini cercano di imitare il gesto della scrittura e le lettere, ma non per questo sono già pronti a imparare a scrivere.

Le tappe di avvicinamento alla scrittura, infatti, sono fisiologiche e seguono un ordine cronologico, un percorso che può essere rafforzato, rispettando i loro tempi, proponendo attività divertenti di pregrafismo / prescrittura e motricità fine. Il pregrafismo si può sviluppare dunque in due modi, in base all’età del bambino: 1. dai 2 anni ai 4 anni circa: attività di motricità fine, come ritagliare linee e figure con le forbici, cucinare, creare giochi manuali o esercitarsi con attività che coinvolgano piccoli movimenti, come infilare, chiudere, incollare… 2. dai 5 anni circa: schede di pregrafismo vere e proprie, per esempio abilità nel seguire e tracciare linee rette, curve e dritte, o seguire percorsi o labirinti, o collegare frecce. Le attività di motricità fine sono tutte quelle attività, in stile Montessori, dedicate allo sviluppo della manualità del bambino e della coordinazione oculo manuale: in pratica giochi ed esercizi che sviluppano la capacità del bambino di compiere gesti sempre più raffinati e precisi, ovvero di compiere attività di precisione con le mani.


Tutto questo si inserisce nelle attività, più generiche, di pregrafismo. Si tratta di attività di vita pratica, che svolgiamo ogni giorno e che anche i bambini imparano nel corso del tempo, come vestirsi e svestirsi, stendere i panni, cucinare, allacciare i bottoni e chiudere le zip, ordinare i giocattoli.

Ecco alcune proposte di giochi di motricità fine Travasi di solidi: possiamo invitare il bambino a travasare solidi come legumi secchi, pasta di formati più o meno grandi, pietre o perline. I travasi solidi si possono realizzare sia travasando gli oggetti da un contenitore all’altro, sia con cucchiaio, cucchiaini, pinze, ecc…. Il gioco dei travasi è propedeutico alle attività di vita pratica, come apparecchiare, mangiare, pulire, vestirsi da soli, ecc… non è un gioco semplice, anche se può sembrarlo in apparenza, perché richiede molta concentrazione e precisione di movimento. Travasi liquidi: possiamo utilizzare acqua oppure acqua colorata con coloranti alimentari atossici, per facilitare il travaso dei liquidi da una bottiglia o da una brocca ad un bicchiere. Travasi liquidi con le spugne: si possono travasare i liquidi anche immergendo una spugnetta in una brocca contenente acqua, e strizzandola in una ciotola vuota fino a riempirla (divertentissima attività fatta in estate sotto forma di gara!). Attività di vita pratica come stendere i vestiti utilizzando le mollette: un aiuto in casa, ma anche una vera e propria attività. Giochi con le mollette da bucato: possiamo usare le mollette per coniugare attività di motricità fine con l’appaiamento e il riconoscimento dei colori. Giochi con la pasta da modellare: per creare personaggi e oggetti con le proprie mani. Infilare perline e seguire sequenze di colori: per costruire collane braccialetti, serpenti, percorsi. "Scontornare" figure con l'uso del punteruolo (che piaccia o no, il punteruolo è davvero utile per esercitare la coordinazione oculo manuale). Numeri, lettere e percorsi tattili ....

L’importante è che un gioco resti sempre un gioco, che giocare non diventi un compito o l’esecuzione di movimenti stereotipati che escludano la fantasia.




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